Le reazioni da stress post traumatico
Quando si subisce un grave trauma si possiono manifestare delle reazioni da stress che è importante riconoscere tempestivamente e monitorare nel tempo.
Queste reazioni sono normali risposte di una persona normale ad un evento che è anormale, ma se non rientrano in breve tempo possono cronicizzarsi e dare origine a svariati disturbi psicologici, per questo è importante rivolgersi ad un aiuto specialistico se persistono per più di un mese dal trauma.
Alcune di queste reazioni avvengono immediatamente, già durante o appena concluso l’evento traumatico, e hanno proprio la funzione di proteggere la persona da un crollo psicologico e sono:
- Senso di irrealtà: Si ha la sensazione di essere dentro a un film, le scene si svolgono come al rallentatore, i sensi sono acutizzati per fare una rapida valutazione dei pericoli presenti nella situazione, cercando delle vie d’uscita o altre soluzioni. Subito dopo l’esperienza traumatica, la realtà quotidiana attorno a noi può sembrare irreale o irrilevante, come se ci trovassimo sotto a una campana di vetro o in mezzo ad un incubo
- Reazioni corporee: Sono normali la tachicardia e il senso di nausea. In genere si sente caldo o freddo, oppure paura di stare da soli, bisogno di vicinanza, di un supporto e aiuto concreto
Ci sono poi altre reazioni che si manifestano successivamente nel tempo, come ad esempio:
- Intrusività :Arrivano involontariamente pensieri, ricordi e immagini di quello che è successo. Compaiono soprattutto in momenti di rilassamento, per es. prima di dormire e si accompagnano di un senso di disagio.
- Evitamento: tentativo di evitare pensieri o sentimenti che ci ricordano il trauma
- Problemi di sonno: In genere il sonno è leggero, ci si sveglia spesso, si hanno degli incubi o sogni ricorrenti dell’evento.
- Trigger che richiamano l’evento: È comune che alcuni stimoli ambientali, persone o situazioni richiamino l’evento in modo involontario. Questo è dovuto al fatto che l’evento viene associato ad altri fattori che provocano un certo malessere o ansia. Ovviamente lo stimolo da solo, se non venisse associato all’evento traumatico, non genera alcun disagio.
- Difficoltà di concentrazione : Poca concentrazione in attività quale la lettura, la visione di un film, ecc.
- Reazioni fisiche: Problemi di stomaco, senso di nausea, stanchezza.
- Disperazione : È difficile accettare i fatti attuali e non si riesce a pensare al futuro in modo adeguato.
- Colpa: Si ha senso di colpa ad esempio per essere sopravvissuti quando un’altra persona è morta o ferita gravemente. C’è una tendenza a colpevolizzarsi per non avere fatto a sufficienza. È comune dirsi: “Se io solo avessi…”
- Vulnerabilità : Paura del futuro oppure impazienza e irritazione con gli altri, sopratutto con i familiari. Indifferenza verso cose che prima dell’incidente erano molto importanti per la persona. Questo a volte crea incomprensione con gli altri da cui scaturiscono ulteriori difficoltà.
- Perdita dell’interesse: Non si riesce più a godere delle attività piacevoli e incapacità di provare emozioni positive
- Il significato della vita: Le persone pensano ripetutamente a quello che è successo per cercare di capire e dare un senso a quanto accaduto. Sono molto comuni pensieri riguardanti la vita e la morte e le cause che hanno portato all’evento traumatico vissuto. Ci si rende conto di essere estremamente vulnerabili e si è in apprensione rispetto all’eventualità che l’evento traumatico possa ripresentarsi nuovamente.
Leggi anche: