La coppia
La coppia è stata per molto tempo considerata dalle persone un “accessorio” del familiare, qualcosa di “scontato”, che “cresce” da sola. In realtà, come tutte le cose, animate o inanimate, ha bisogno di cure e di dedizione.
La coppia è il pilastro che sorregge tutta la casa-famiglia. Se non è un pilastro forte di cui ci si prende cura, può sgretolarsi e con esso si sgretola la casa e tutta la famiglia. In un tempo in cui la natalità è in continua diminuzione e i bambini conseguentemente sono sempre di più al centro del familiare, la genitorialità prende il sopravvento, tutte le attenzioni, e la coppia-scoppia.
Le richieste di coppia negli ultimi anni sono aumentate e diventate una parte importante del nostro lavoro.
Che significa lavorare con una coppia?
L’aspetto fondamentale è cercare di rendere manifesta la motivazione che conduce entrambi a fare una richiesta di terapia, cercando insieme un progetto condiviso. Riflettere su ciò che li ha uniti e su ciò che adesso li divide permette poi di delineare le risorse e le diverse aree del conflitto. La conflittualità e l’area dell’intimità sono le due tematiche centrali a cui porre la maggiore attenzione per essere d’aiuto alle coppie in crisi.
La modalità operativa dell’EMDR può efficacemente favorire e accelerare i processi di consapevolezza, empatia e comprensione reciproca tra i due membri della coppia. Non è facile capirsi e ascoltarsi quando si è in conflitto, ma spesso anche se nel linguaggio comune i due generi maschile e femminile sanno di essere diversi, nei litigi se ne dimenticano e si ritrovano di fronte ad un muro di incomprensioni reciproche.
Essere consapevoli – come insegna in noto bestseller “gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere” – che l’uomo e la donna sono due pianeti diversi è molto importante, così come è fondamentale rendersi conto che le liti nascono spesso da delle banalità quotidiane ma trovano “energia” dal passato del proprio vissuto familiare.
L’EMDR ci aiuta ad individuare i “trigger”, le occasioni che portano i due componenti della coppia a litigare e a riscoprire cosa ci sta sotto, gli aspetti “traumatici” da dove in realtà ha origine la forte emotività che si smuove nel conflitto e crea delle aree di “disregolazione emotiva” che a volte trovano espressione in azioni di discontrollo e perfino di violenza.
Durante gli incontri il lavoro intrecciato tra presente e passato ci coinvolge nella ricerca di offrire aiuto alle persone, come ci ha insegnato colei che ha ideato il metodo di lavoro dell’EMRD, Francine Shapiro, per far sì che “il passato torni nel passato” e sia possibile alleggerire il presente. Per ridare spazio nella coppia alla complicità e all’intimità, per ridare al presente “leggerezza” e allo stesso tempo “impegno”, in modo che il futuro del loro legame possa di nuovo diventare generativo.
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